La Seconda Sezione Civile della Corte Suprema, con la sentenza n. 19323/2009 ha stabilito che non sono valide le multe spedite agli automobilisti a un numero civico sbagliato se l’amministrazione, nella successiva cartella esattoriale notificata, non ha accluso copia dell’avviso di ricevimento della raccomandata relativa alla prima notifica. I giudici confermando che per le infrazioni del C.d.S. restano applicabili le norme processuali civili (in forza del richiamo specifico dell’art. 201 c.d.s.) hanno poi statuito che ai fini (…), della successiva emissione della cartella esattoriale è necessario documentare la regolarità della notifica del verbale presupposto, che, se eseguita ai sensi dell’art. 140 c.p.c., non può prescindere dal relativo avviso. Ove questo non risulti, come nella specie, allegato alla cartella esattoriale, in sede di opposizione, nel caso di deduzione della mancata conoscenza del relativo verbale, l’onere della relativa prova non può non far carico che all’Amministrazione nella cui disponibilità esclusiva si trova il documento in questione. Sicché, il mancato deposito degli avvisi di ricevimento della notifica ex articolo 140 c.p.c., se non giustificato, non può che determinare l’assoluta incertezza in ordine alla corretta conclusione del procedimento notificatorio con conseguente accoglimento sul punto del relativo motivo di opposizione.Una precisazione forse non superflua per tutti: se prima della cartella esattoriale si è impugnato il verbale, è evidente che nonostante l’errore del civico, la notifica ha raggiunto il suo scopo e dunque non potrà dolersene successivamente.
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