Un cittadino del Comune di Firenze, ha ricevuto una serie di multe, tutte elevati per l’abitudine di circolare, in corsie riservate. Proponeva una sola opposizione innanzi al Giudice di Pace per l’annullamento dei numerosi verbali. Il Giudice rigettava l’opposizione, e tuttavia, decidendo secondo equità, concedeva un pagamento dilazionato dell’importo dovuto, pari ad € 2.777,61, attraverso dieci rate mensili.
La Suprema Corte di Cassazione accogliendo il ricorso del Comune ha cassato la sentenza impugnata sia nella parte in cui ha disposto dell’ammontare secondo equità sia nella rateizzazione del pagamento. Gli Ermellini ricordano che: “il beneficio della rateizzazione può essere accordato solo a chi si trova in condizioni disagiate, e comunque le rate non possono essere più di trenta e non essere inferiore a 15 euro”.
La Sentenza n. 26932/2009, ha dunque accolto il ricorso, ritenendo che il giudice di pace non aveva il potere di concedere la rateizzazione, in quanto l’art. 26 della legge sulle sanzioni amministrative, consente il pagamento rateale, ma su disposizione dell’autorità che ha applicato la sanzione e che, nel caso di specie, era stato il Comune di Firenze. Ora l’automobilista Fiorentino dovrà pagare oltre le multe anche ulteriori 400 euro di spese processuali al Comune.
La Suprema Corte di Cassazione accogliendo il ricorso del Comune ha cassato la sentenza impugnata sia nella parte in cui ha disposto dell’ammontare secondo equità sia nella rateizzazione del pagamento. Gli Ermellini ricordano che: “il beneficio della rateizzazione può essere accordato solo a chi si trova in condizioni disagiate, e comunque le rate non possono essere più di trenta e non essere inferiore a 15 euro”.
La Sentenza n. 26932/2009, ha dunque accolto il ricorso, ritenendo che il giudice di pace non aveva il potere di concedere la rateizzazione, in quanto l’art. 26 della legge sulle sanzioni amministrative, consente il pagamento rateale, ma su disposizione dell’autorità che ha applicato la sanzione e che, nel caso di specie, era stato il Comune di Firenze. Ora l’automobilista Fiorentino dovrà pagare oltre le multe anche ulteriori 400 euro di spese processuali al Comune.
(Dr. Luigi Napolitano)
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