Tutto origina da un corteo improvvisato da un gruppo di ultras, fuori di uno stadio, a cui seguirono dei tafferugli. Un uomo di 30 anni, è stato condannato in Tribunale, poi in Corte d’Appello ed oggi anche dalla prima sezione penale della Cassazione con la sentenza n. 25184/2009, in forza della legge Mancino che punisce l'incitamento alla violenza per motivi razziali e religiosi. Innanzi agli Ermellini, la difesa dell’ultras ha sostenuto che la condanna sarebbe stata spropositata visto che il “saluto romano” era soltanto un ''saluto scherzoso''. La Corte, invece ha ribadito il divieto per questo gesto, sottolineando che esso fa riferimento ''ad un regime totalitario che ha emanato, fra l'altro, leggi di discriminazione di cittadini per motivi razziali''.
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