lunedì 12 aprile 2010

La statura non può essere un ostacolo nei concorsi pubblici. Tranne per categorie speciali.

Il Tribunale Amministrativo del Veneto ha accolto, con una sentenza dello scorso 2 Aprile 2010, il ricorso di una “vigilessa” esclusa dal Corpo dei Vigili Urbani di Verona “perché troppo bassa”. Nei fatti è alta m. 1,61 contro i m. 1,63 previsti nel bando.
Ora quel bando è risultato illegittimo laddove prevedeva un limite minimo di statura: già una legge del 1986 affermava che “l’altezza delle persone non costituisce motivo alcuno di discriminazione per la partecipazione ai concorsi pubblici indetti dalle pubbliche amministrazioni” tranne che per alcuni casi tassativi ossia: Forze armate, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Corpo forestale, Vigili del fuoco e Ferrovie dello Stato. E qui mancava appunto la Polizia Municipale.
Peraltro in queste “categorie speciali” il limite minimo viene fissato in m.1,61 e dunque più morbido del bando impugnato; osservazione che puntualmente ha specificato anche il Tribunale laddove “la statura minima prescritta dal bando non appare in ogni caso congrua, tenuto conto di quanto stabilito per posizioni professionali sicuramente comparabili”.
Un commento personale, il forte desiderio di lavorare unito all’intraprendenza di tentare un concorso, anche senza requisiti, a volte premia.
(Avv. Angelo Remedia)

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